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TRILLIO NEGLI OSPEDALI DI PISA E TRIESTE RISOLVE IL PROBLEMA DELLA SCARSA ADERENZA ALLE TERAPIE

 

L’aderenza terapeutica, una volta detta “compliance”, definisce quanto un paziente rispetta le prescrizioni del medico.

In particolare, in presenza di malattie croniche è molto importante seguire scrupolosamente le cure che vengono prescritte, diversamente le conseguenze possono essere molto gravi (ricovero ospedaliero) o addirittura estreme!

Sembrerebbe ovvio ma la realtà dei fatti, numeri alla mano, fotografa uno scenario decisamente preoccupante.

Nella relazione del 2003 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha affermato infatti che “aumentare l’efficacia di adesione alla terapia potrebbe avere un impatto molto maggiore sulla salute della popolazione di qualsiasi miglioramento medico specifico”. La scarsa aderenza alla terapia causerebbe 194 500 morti all’anno in Europa e si stima che costi circa 125 miliardi di euro/anno in Europa e 300 miliardi di dollari/anno negli Stati Uniti. (1)

Il vero problema della scarsa aderenza è comportamentale e non è legato ad una specifica malattia: i pazienti non seguono scrupolosamente le prescrizioni del medico semplicemente perché ne sottovalutano le conseguenze e, probabilmente, perché nessuno è veramente in grado di verificare se effettivamente prendono regolarmente le medicine e, eventualmente, avvertirli delle conseguenze in caso di dimenticanza.

Il progetto Trillìo nasce per risolvere questo problema e fin dal primo giorno per tutto il team di sviluppo l’imperativo categorico è stato una parola sola: “semplicità”.

Da qui è nata la soluzione Trillìo così come è oggi. Una piattaforma per un caregiver collegata ad un dispositivo connesso IoT (“Internet of Things”) che offre l’esperienza più semplice di sempre: quella di una sveglia, quindi facilmente utilizzabile da pazienti di qualsiasi età. Il tutto in grado di inviare degli allarmi ai familiari in caso di mancata assunzione di una medicina per poter istantaneamente intervenire ricordando l’importanza di seguire scrupolosamente le indicazioni del medico per evitare le conseguenze di cui abbiamo accennato.

Una volta industrializzato, il progetto Trillìo ha ricevuto un finanziamento dalla Comunità Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 ed è stato validato con diversi progetti (per citarne un paio: sanità pubblica della città di Praga, Croce Rossa in Spagna).

Nel 2022, grazie alla sponsorizzazione di Novartis Italia, Trillìo ha iniziato la distribuzione presso i dipartimenti di cardiologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana (Ospedale Cisanello) e dell’ospedale Maggiore di Trieste per essere consegnato dal personale sanitario a malati di scompenso cardiaco.

Lo scompenso cardiaco è una condizione caratterizzata da un deterioramento della funzione del cuore tale da renderlo incapace di contrarsi (sistole) e/o di rilasciarsi (diastole) in maniera adeguata per pompare abbastanza sangue da soddisfare le esigenze dell’organismo e rappresenta la prima causa di ricovero in ospedale negli ultrasessantacinquenni, anche per questo è considerato un problema di salute pubblica di enorme rilievo. (2)

Gli obiettivi del progetto Trillìo a Pisa ed a Trieste sono molteplici. L’utilità per il medico di poter disporre uno strumento innovativo per il supporto al rispetto delle prescrizioni da parte dei pazienti ed una reportistica in grado di poter determinare un fattore di rischio basato anche sull’aderenza alla terapia, un dispositivo utile e facile da usare per i pazienti stessi ed un aiuto alle famiglie per intervenire in tempo reale in caso di non rispetto delle prescrizioni.

Oltre a questi aspetti qualitativi, per i quali abbiamo ricevuto un ottimo riscontro da parte dei diversi interlocutori, è importante anche andare a misurare un aspetto quantitativo ossia il parametro il livello medio di aderenza.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità un numero cospicuo di rapporti estremamente rigorosi ha evidenziato come, nei paesi industrializzati, l’adesione ai trattamenti da parte di pazienti affetti da patologie croniche è appena del 50%. (3)

Dopo tre mesi di utilizzo il livello di aderenza media dei pazienti a cui è stato consegnato Trillìo è del 95%, e circa il 60% dei pazienti ha un livello di aderenza superiore al 98%.

Questo rappresenta un risultato importantissimo, sia per la bontà del progetto che per l’impatto sociale in termini di vite umane ed in termini economici.

Essere arrivati fin qui e poter raccontare di questi risultati è stato un vero e proprio gioco di squadra: il team La Comanda Trillìo Health per aver sviluppato una soluzione innovativa e tecnologica, Novartis Italia per aver creduto nella soluzione ed aver creato le condizioni per portarla in campo, i medici e gli infermieri degli ospedali di Pisa e Trieste per aver dedicato parte del loro preziosissimo tempo ad adottare Trillìo e distribuirlo ai loro pazienti, i pazienti stessi che lo stanno utilizzando e che in fondo sono i primi a trarne benefico insieme alle loro famiglie.

 

Riferimenti:

(1)   https://www.giornaledicardiologia.it/archivio/1696/articoli/18514/

(2)   https://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?area=Malattie_cardiovascolari&id=43&lingua=italiano

(3)   https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/42682/9241545992_ita.pdf?sequence=2&isAllowed=y

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